Associazione Culturale Mubat

Frammenti: quel che resta della guerra

Il cimitero del Commonwealth

Il Salerno War Cemetery è il cimitero militare che si trova a pochi chilometri a sud di Salerno, nel comune di Montecorvino Pugliano. Vi riposano le spoglie di 1.846 militari che combatterono la battaglia di Salerno provenienti dai paesi del Commonwealth, oltre a 107 la cui nazionalità è sconosciuta.

Il cimitero è stato progettato da Louis de Soissons, architetto inglese di origini francesi che proprio nello sbarco perse un figlio. E’ gestito direttamente dalla Commonwealth War Graves Commission e tra i caduti è presente anche Henry Valerian George Wellesley, sesto duca di Wellington, deceduto in battaglia a 31 anni a Piegolelle il 16 settembre 1943, mentre dirigeva una truppa del Secondo Commando dei Royal Marines.

Fondo personale Carmine Gioia – visita della regina madre al cimitero del Commonwealth

Il rifugio antiaereo di Battipaglia

Vittorio Emanuele III, per grazia di Dio e per volontà della nazione Re d’Italia, Imperatore d’Etiopia visto l’, n. 2, della legge 31 gennaio 1926-iv, n. 100; ritenuta la necessità urgente ed assoluta di stabilire l’obbligo dell’apprestamento di un ricovero antiaereo in ciascun fabbricato di nuova costruzione ad uso di abitazioni

Questo è l’incipit del Regio Decreto Legge 24 settembre 1936-XV n.2121 che imponeva la costruzione di rifugi in caso di nuove abitazioni. La costruzione del Municipio di Battipaglia (la città era stata elevata a Comune solo nel marzo del 1929) determinò probabilmente la costruzione di un rifugio nella piazza antistante. La costruzione si estendeva fino alla stazione ferroviaria da un lato e nella direzione opposta per oltre 500 mt, una opera pertanto molto importante ed estesa. Oggi di quella struttura è visitabile una piccola parte della lunghezza di circa 30 metri, con due file di sedute opposte sotto una volta dall’altezza di circa 2 metri.

Eredità “esplosiva”

I massicci bombardamenti del 1943 hanno lasciato sul territorio un’eredità scomoda e probabilmente non ancora integralmente disvelata. Nel corso del 2019 fu scoperta nell’immediata periferia della città un’ordigno aereo inesploso di 250 lbs di fabbricazione inglese, la cui rimozione comporto l’evacuazione di oltre 30.000 abitanti della città di Battipaglia. La bomba fu rimossa l’8 settembre del 2019 ad opera del 21° reggimento to guastatori della Brigata Garibaldi che ha fatto successivamente dono alla città dell’involucro dell’ordigno disinnescato.

I tabacchifici

Uno dei luoghi che furono utilizzati dai tedeschi per organizzare la propria resistenza furono le “tobacco factories”, tanto da rappresentare, nella narrazione dello sbarco, una storia nella storia, denominata appunto “la battaglia dei tabacchifici”. Presenti in diversi punti della Piana, furono teatro di scontri accesi da Pontecagnano, a Battipaglia fino a Capaccio. Oggi, di questi grandi impianti che furono essenziali anche nel dopoguerra per l’economia locale, rimangono spesso solo delle vestigia desolatamente inutilizzate.

IWM a tobacco factory – this building was the scene of some of the fiercest fighting on the bridgehead
IWM Original wartime caption of tobacco factory picture
Archivio Mubat – Il tabacchificio Farina come si presenta oggi

I reperti di guerra

Esistono nella provincia di Salerno alcune associazioni che realizzano un’importante azione di ricerca e conservazione del patrimonio storico legato al conflitto bellico del 1943. Presso l’Archivio di Stato, al MOA di Eboli e in mostra allestite per specifiche occasioni sono presenti numerosi reperti ritrovati da queste associazioni.

La loro attività raggiunge alcuni risultati, anche particolarmente significativi sotto l’aspetto emotivo, come il rinvenimento delle spoglie mortali di soldati delle opposte fazioni che si sono combattute a Salerno.

Collezione Associazione Salerno 1943, presso Archivio di Stato di Salerno

Salerno 1943 è tra queste associazioni e proprio grazie al loro lavoro è stato possibile individuare i resti di alcuni militari dei quali, grazie all’esame del DNA, è stato addirittura possibile individuarne l’identità. Negli scorsi anni è stato possibile dare loro una sepoltura alla presenza dei familiari.

La collezione che presentiamo in questa pagina è esposta presso l’Archivio di Stato di Salerno.

Reperti Italiani e tedeschi dell’Associazione Salerno 1943

Collezione Associazione Avalanche 1943

Avalanche 1943 è un’altra associazione di appassionati che effettua ricerche nelle zone intorno Salerno per rendere sempre più completa la narrazione dell’operazione Avalanche. Molti dei reperti sono esposti anche al MOA, Museum of Avalanche, di Eboli.

Il patrimonio sommerso

Il territorio è ancora disseminato di reperti del conflitto così come anche il mare.

I racconti dei pescatori segnalano luoghi dove le reti si impigliano così da consigliare passaggi alternativi. Il relitto certamente più importante è quello al largo di Castellabate dove il sommergibile Velella fa da sacrario alle 52 vittime del suo equipaggio ma sono numerosi i luoghi dove giacciono imbarcazioni e altri relitti.

Il video di fianco si riferisce a un rinvenimento importante di uno Sherman Duplex Drive, quella che nell’immaginario degli alleati doveva essere un’arma strategica per la strategia delle operazioni aeronavali.

Si trattava di un carroarmato dotato di una sorta di camera stagna che ne avrebbe dovuto garantire il galleggiamento, il ritrovamento di questo esemplare nelle acque di Battipaglia è un segnale che le cose non andarono come previsto e infatti l’efficacia di questo tank non fu all’altezza delle aspettative. Quello ripescato nel salernitano affondò nei periodi successivi allo sbarco ed è uno dei pochissimi ancora funzionanti, grazie al restauro successivo al suo recupero. Oggi è esposto al Museo di Piana delle Orme.

MOA, Museum of Operation Avalanche

La provincia di Salerno è la sede di alcune esposizioni dedicate alla raccolta e della conservazione di cimeli e reperti della guerra mondiale. Tra questi a Eboli il MOA di cui nella foto a destra vediamo una delle sale che ospita proprio un cannone di artiglieria di fabbricazione inglese.

Le collezioni del MOA sono arricchite anche da reperti di collezionisti privati che raccolgono con passione materiali dispersi un po’ ovunque sul territorio.

A Salerno è presente inoltre il Museo dello Sbarco e di Salerno Capitale

MOA Eboli
MOA Eboli – cannone inglese